I sistemi di controllo del fumo sono uno dei sistemi più complicati e spesso fraintesi all’interno di una struttura, per una serie di ragioni.
In questi ultimi anni la continua evoluzione normativa, insieme alla costante presa di consapevolezza dell’importanza di questi sistemi, ha portato ad un’accelerazione esponenziale del volume di informazioni espresse sul controllo del fumo e sulla gestione del fumo.
Questa velocità ha creato anche molta confusione in materia e, con questo articolo, voglio provare a fare un po’ di chiarezza in merito.
Mi occupo di questa tematica da oltre venti anni. Un periodo in cui ho acquisito una visione trasversale sulla materia grazie ai molteplici ruoli che ricopro, i quali mi consentono di vedere il modo in cui tutti gli attori della filiera sono coinvolti. Una visione che voglio donarti attraverso alcuni spunti di riflessione frutto della mia esperienza. Oltre all’ormai nota problematica del fumo prodotto da un incendio è bene introdurre un aspetto fondamentale: il tempo. Il tempo di osservazione è la chiave per definire cosa sia un sistema di controllo o un sistema di gestione del fumo. Il fumo si comporta secondo le leggi della fisica, non sa come lo stiamo trattando e quando lo stiamo studiando. Riprendendo le parole di un caro amico in forze presso i Vigili del Fuoco: «il fumo non si muove secondo decreto».
Per questo il tempo d’azione fa la differenza.
La legislazione italiana definisce “evacuazione” (o livello di prestazione III secondo il codice) se stiamo lavorando nel tempo di Esodo, cioè nelle fasi iniziali dell’incendio. Viene definito invece “smaltimento” (ovvero livello II) se siamo nelle fasi successive. In quest’ultimo caso non abbiamo più interesse nel fare un controllo puntuale, ma ci dobbiamo adoperare per la gestione del prodotto della combustione e delle temperature. È importante sottolineare che c’è una grande differenza tra un vero sistema di controllo del fumo e un sistema di gestione post-incendio. Sono due mondi completamente diversi, in cui l’essere vivente necessita di risorse primarie differenti per vivere.
Volendo utilizzare un’analogia per capire le necessità di sopravvivenza, potremmo paragonarli a due animali: un pesce e un gatto.
Il modo in cui la stessa risorsa, nel nostro esempio l’acqua, viene utilizzata da entrambi è l’equivalente di come un sistema di controllo e un sistema di gestione possono essere utilizzati dagli esseri umani. Sia il pesce che il gatto hanno bisogno di acqua per sopravvivere. Tuttavia un pesce usa l’acqua come mezzo con cui sopravvivere, mentre un gatto usa l’acqua come combustibile per vivere la sua vita e le sue attività.
Analogamente, un sistema di controllo del fumo interviene sul fumo per aumentare i tempi di uscita in modo che gli occupanti possano allontanarsi in totale sicurezza. Al contrario, i sistemi di gestione del fumo vengono utilizzati durante gli eventi post-incendio per rimuovere il fumo da una struttura e/o impedire al fumo di entrare in un’area specifica di una struttura durante l’evacuazione generale. Oltre ad essere un supporto fondamentale per le squadre di intervento che devono agire nel contenimento e nell’estinzione dell’incendio.
Dal momento che questo articolo non intende essere una lezione completa su questi due diversi sistemi, ma un’esposizione il più possibile comprensibile a tutti, continuerò discutendo solo di concetti generali, rimandando gli specifici approfondimenti agli altri articoli presenti sul sito.
L’intento qui è quello di fornire una struttura attorno alla quale possano aver luogo maggiori dettagli e ulteriori conversazioni. Sentiti libero di contattarmi se dovessi essere nelle condizioni di approfondire l’argomento.
Allontaniamoci ora dagli esempi con il mondo animale ed entriamo in modo tecnico nelle tematiche.
Sistemi di controllo del fumo: definizione, procedimenti e obiettivi
Un sistema di controllo del fumo può essere definito come un sistema elettromeccanico ingegnerizzato che utilizza ventilatori, condotte e serrande meccaniche coordinate da un sistema di controllo e da un impianto di alimentazione per produrre differenze di pressione tra le barriere del fumo che inibiscono o facilitano la veicolazione del fumo.
Un sistema di controllo del fumo viene utilizzato per raggiungere uno o più dei seguenti obiettivi:
- limitare gli effetti dell’incendio;
- garantire la stabilità delle strutture portanti per un periodo di tempo determinato;
- limitare la produzione e la propagazione di un incendio all’interno dell’edificio;
- limitare la propagazione di un incendio ad attività contigue;
- garantire la possibilità che gli occupanti lascino l’edificio autonomamente o che gli stessi siano soccorsi in altro modo;
- garantire la possibilità per le squadre di soccorso di operare in condizioni di sicurezza;
- garantire la continuità di esercizio per le opere strategiche;
Il controllo del fumo diventa quindi una pratica fondamentale per una serie di altri obiettivi, ovvero:
- Raccogliere ed espellere il fumo all’esterno
- Contrastare il suo movimento per creare zone di accesso libere da fumo
- Contenere il fumo e il calore creando condizioni che impediscono che il fumo e il calore si propaghino in compartimenti adiacenti
Per raggiungere questi obiettivi è fondamentale in una prima fase definire l’incendio, la quantità di fumo, temperature, velocità di propagazione e percorsi possibili, per poi definire l’obiettivo e scegliere la soluzione aeraulica che consente di raggiungerlo.
Sistemi di gestione del fumo: definizione, procedimenti e obiettivi
Un sistema di gestione del fumo può essere definito come un sistema meccanico ingegnerizzato che, in base allo scopo previsto, utilizza le medesime soluzioni impiantistiche e altri metodi per rimuovere il fumo da una struttura in condizioni post incendio.
Un sistema di gestione del fumo viene utilizzato per raggiungere uno o più dei seguenti obiettivi:
- Ventilazione per la rimozione del fumo negli spazi confinati;
- Spostamento di fumo nei tunnel, nelle autorimesse e nei parcheggi;
- Creare ventilatori di pressurizzazione nei vani scala e/o nei vani ascensore
Comprendere il processo di progettazione e installazione di controllo può non essere facile e di immediata comprensione, rappresenta una sfida in ogni fase del progetto e deve entrare in valutazione già dalla prime fasi dell’opera intellettuale.
Questi sistemi sono generalmente codificati in base al tipo di occupazione, ai metodi di costruzione architettonica, ai carichi di occupazione e a una varietà di altri fattori. Poiché nessuna singola entità o attività commerciale è l’unica responsabile dell’intera soluzione, l’interdipendenza tra tutte le attività professionali di ingegneria e installazione è fondamentale per un progetto di successo.
Come progettare sistemi SEFFC: l’importanza del lavoro di squadra
Tutti gli attori coinvolti devono concorrere al raggiungimento del medesimo obiettivo. Quando ci sono più figure coinvolte, però, la prima difficoltà viene rappresentata dallo scambio di informazioni e dalla consapevolezza del problema. Il grafico sottostante è un’illustrazione delle singole discipline necessarie per un sistema di controllo del fumo correttamente progettato e installato.
I sistemi di gestione del fumo coinvolgeranno molte delle stesse persone, ma con un grado minore di coinvolgimento durante la progettazione, l’installazione e il collaudo. In ogni caso, per questi sistemi non cambiano in alcun modo le caratteristiche comportamentali dei componenti che ne fanno parte.
Tutto inizia con la progettazione degli edifici da parte degli architetti: la struttura deve essere progettata per la sicurezza e per un’uscita adeguata in caso di emergenza.
Definita la forma, le dimensioni ei materiali della struttura, si progettano gli impianti meccanici, elettrici e di sicurezza per la vita. In questa fase vengono compiuti sforzi coordinati per sviluppare un ambito di lavoro e specifiche che descrivano con grande dettaglio i criteri di prestazione dei sistemi insieme ai materiali da utilizzare.
A completare il processo ci sono l’ingegnere antincendio e l’autorità competente. Entrambe le parti devono garantire che vengano applicati progetti ingegneristici adeguati, che i codici vengano rispettati e che gli appaltatori che eseguono il lavoro forniscano la soluzione adeguata come specificato.
L’installazione, o la fase di esecuzione del sistema, viene eseguita da diverse professionalità in sequenza, o contemporaneamente durante la costruzione dei progetti. Il coordinamento tra le parti è fondamentale per il completamento tempestivo di questi complicati sistemi. Ancora più importante è la comunicazione che avviene tra i project manager di ogni professionalità coinvolta e le squadre che eseguono il lavoro fisico. Nelle fasi iniziali del progetto gli incontri interfunzionali sono meno frequenti, ma lo diventano sempre di più verso la fine del progetto, quando hanno luogo il collaudo finale e la messa in servizio.
È fondamentale organizzare riunioni specifiche in ogni fase principale del progetto, così da mantenere tutte le professionalità coordinate tra loro. Questi momenti di controllo assicurano che tutti si stiano muovendo nella giusta direzione e abbiano tutto ciò di cui hanno bisogno per completare gli scopi del progetto nelle tempistiche prefissate.
A questo punto, sono sicuro che questa panoramica generale sui sistemi di controllo e gestione del fumo ti abbia fornito i dettagli per acquisire una visione olistica delle responsabilità delle varie parti in causa.
Nei prossimi articoli approfondirò questo ampio argomento aiutandoti a prendere decisioni più informate per i prodotti e i servizi occorrenti.