È stata da pochi giorni pubblicata la nuova norma relativa ai sistemi di controllo fumo a pressione differenziale, la UNI EN 12101-13:2022 “Sistemi per il controllo di fumo e calore – Parte 13: Sistemi differenziali di pressione (PDS) – Metodi di progettazione e di calcolo, installazione, prove di accettazione, prove periodiche e manutenzione”.
Il recepimento da parte dell’UNI (ente nazionale italiano di unificazione) della nuova norma sancisce l’abrogazione della vecchia UNI EN 12101-6:2005 e l’inizio di un nuovo approccio alla progettazione dei sistemi di controllo dei fumi a pressione differenziale (PDS).
La UNI EN 12101-13:2022 introduce nuovi concetti nel dimensionamento dettati dall’evoluzione tecnica avvenuta negli ultimi anni in Europa, fornisce inoltre metodi, linee guida e requisiti anche per l’installazione, le prove di accettazione, le prove periodiche e la manutenzione.
La norma era da lungo tempo attesa dato che la UNI EN 12101-6, uscita nel lontano 2005, accusava visibili segni del tempo, ed avendo fallito il suo obiettivo di norma armonizzata per la marcatura CE di prodotto lasciava in essere controversie e diatribe tra tutti gli addetti ai lavori.
Andando ad approfondire il contenuto della nuova norma possiamo affermare che i principi cardine della progettazione non sono cambiati, in quanto il dimensionamento di basa sempre sui concetti di:
- Sovrapressione a porte chiuse
- Velocità di flusso a porta aperta.
Ma le novità introdotte sono:
- Il criterio di sovrapressione di 50Pa è stato abbassato a 30Pa in linea con quanto previsto dalla RTO per la pressurizzazione dei filtri a prova di fumo
- La velocità di controflusso sulle porte aperte è stata fissata a 1 o 2 m/s in funzione della classe di sistema utilizzata.
Il cambiamento più importante è avvenuto però nell’approccio alla progettazione, in quanto a differenza della vecchia norma le classi dei sistemi sono state semplificate e vengono forniti chiari criteri per la loro definizione e selezione.
Nella UNI 12101-6:2005 erano definite sei classi di sistemi la cui scelta era responsabilità del progettista in base alla tipologia di edificio e soprattutto alla tipologia di esodo da salvaguardare, pertanto il professionista si trovava spesso in difficolta nella definizione delle specifiche di esodo in base all’architettura dell’edificio.
Ora la UNI 12101-13:2022 definisce solo due classi di sistemi dai requisiti simili, la cui scelta è dettata da parametri numerici univoci che non lasciano spazio ad ambiguità di sorta.
Una ulteriore novità è l’introduzione di un ampio capitolo dedicato al commissioning e test di accettazione, in cui vengono definiti con estremo dettaglio tutti i criteri operativi da adottare in fase di collaudo per la verifica che il sistema realizzato rispetti gli obiettivi definiti nella progettazione, indicando anche le specifiche e le operazioni legate alla manutenzione periodica del sistema. In conclusione, possiamo dire che la nuova UNI EN 12101-13:2022 costituisce un’evoluzione normativa basata sulla semplificazione e la razionalizzazione di concetti tecnici introdotti per la prima volta con la 12101-6, ma che hanno subito un allineamento allo stato dell’arte dei sistemi di controllo fumo seguendo l’evoluzione tecnico/normativa avvenuta nel 17 anni che separano le due norme.