La presente norma è la versione ufficiale in lingua inglese della norma europea EN 12101-1 (edizione agosto 2005) e dell’aggiornamento A1 (edizione marzo 2006).
La norma specifica i requisiti prestazionali del prodotto, la classificazione e i metodi di prova per barriere al fumo installate all’interno di edifici.
La UNI EN 12101-1:2006 è una norma tecnica di prodotto di emanazione europea recepita a livello nazionale che consente la libera circolazione dei prodotti all’interno dell’Europa e sancisce l’obbligatorietà della marcatura CE per le barriere al fumo.
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Il suo primario obiettivo è quello di definire le caratteristiche dei materiali impiegati, le proprietà ed il comportamento al fuoco del prodotto, fino a determinarne i processi per l’ottenimento della marcatura CE.
Le barriere al fumo o anche chiamate barriere tagliafumo sono definite dalla normativa come: “Dispositivi per convogliare, contenere e/o prevenire la migrazione del fumo e degli effluenti prodotti dall’incendio“.
La definizione lascia spazio ad un enorme campo di prodotti che è riconducibile a tutti quei dispositivi fissi o mobili che permettono di contenere il fumo all’interno del compartimento a soffitto (o serbatoio di fumo).
Come è ragionevole pensare, tutti i componenti che entrano a far parte del “sistema” di protezione contro il fumo, sono soggetti alle stesse sollecitazioni e criticità indotte dallo sviluppo dell’incendio. Così anche i loro test devono essere eseguiti secondo un criterio equivalente.
La norma di marcatura CE prevede infatti dei test iniziali di tipo ITT secondo la curva tempo/temperatura EN1363-1 così come gli altri componenti della famiglia delle UNI 12101 e la lettura dei risultati del test per mezzo della norma di classificazione UNI EN 13501-4:2016 “Classificazione al fuoco dei prodotti e degli elementi da costruzione – Parte 4: Classificazione in base ai risultati delle prove di resistenza al fuoco dei componenti dei sistemi di controllo del fumo”.
Barriere al fumo SSB e ASB
La UNI 12101-1 fa una principale distinzione tra:
- Barriere al fumo statiche (SSB)
- Barriere al fumo attive (ASB)
Tali tipologie si differenziano sostanzialmente per il tipo di materiale utilizzato, che può variare dal tessuto al metallo, alle lane minerali capaci di resistere al fuoco, mentre le barriere di tipo attivo possono essere di tipo a rotolo, pieghevoli, incernierate o scorrevoli.
I materiali utilizzati e la loro tipologia costruttiva dipendono dall’applicazione che la barriera dovrà avere:
- le barriere al fumo fisse rimangono costantemente nella posizione operativa, sono quindi statiche
- le barriere di tipo mobile si posizionano in condizione operativa solo in caso di attivazione esterna, quindi devono essere dotate di un sistema di movimentazione e attivazione che può essere anche di tipo fail safe.
Classificazione delle Barriere al Fumo
Le barriere al fumo possono avere 2 classificazioni a seconda della sollecitazione termica considerata:
- D
- DH
Per ottenere la classificazione D si mantiene la temperatura a 600°C e si calcolano i minuti per cui il prodotto mantiene le sue caratteristiche.
Si classificheranno:
- D30
- D60
- D90
- D120
- DA (nel caso di tempi maggiori a 120 minuti)
La classificazione DH si ottiene operando un andamento della temperatura secondo la curva di prova.
Si classificheranno:
- DH30
- DH60
- DH90
- DH120
Questa seconda tipologia di classificazione permette alle barriere di assumere il nome di “barriere al fuoco”.
Prove ITT e FPC
Come tutte le norme della famiglia UNI EN 12101 anche questa è composta da due parti ben distinte:
- Prove iniziali ITT (Initial Type Testing)
- Controllo di produzione in fabbrica FPC (Factory Production Control)
Analogamente agli altri componenti dei sistemi di evacuazione fumo regolamentati le ITT comprendono test di laboratorio atti a stabilire i requisiti di prestazione secondo le norme specifiche di prodotto e sono effettuati su un campione di caratteristiche analoghe alla barriera ai fumi che si sta prendendo in considerazione.
La seconda parte della UNI EN 12101-1 è invece dedicata al Factory Production Control (FPC) che è un aspetto fondamentale al fine dell’ottenimento della marcatura CE, cioè il controllo permanente e documentato della produzione in fabbrica che serve ad attestare che il processo produttivo sia conforme alla direttive della specifica tecnica armonizzata.
Marcatura CE
Scopo finale della norma è quello di effettuare la marcatura CE e quindi il componente dovrà essere provvisto di specifica etichettatura, che riporterà:
- Il numero di identificazione dell’ente di certificazione
- le ultime due cifre dell’anno in cui è stata apposta la marcatura
- il numero appropriato del certificato di conformità CE
- il numero di questo standard (EN 12101-1)
- il prodotto, cioè la barriera antincendio statica; barriera antincendio attiva
- il tipo di applicazione, ad esempio ASB1; ASB2; ASB3 o ASB4
- la classificazione di resistenza al fuoco (D o DH)
- il ritardo di risposta (solo barriere attive)
- gli spazi di aperture, spazi vuoti e / o perimetri
- la massima permeabilità del materiale (se inferiore a 25 m3 / h).
→ E’ possibile acquistare e scaricare la norma 12101-1:2006 nel sito ufficiale UNI.