SMOKE MANAGEMENT

Sistemi a controllo orizzontale

Da attuare nei casi in cui le altezze dell’ambiente sono ridotte. Occorre quindi controllare il fumo spingendolo lateralmente verso un estremo del locale e cercando di creare una zona libera dai fumi a monte dell’incendio.

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Sistemi a controllo orizzontale

Da attuare nei casi in cui le altezze dell’ambiente sono ridotte. Occorre quindi controllare il fumo spingendolo lateralmente verso un estremo del locale e cercando di creare una zona libera dai fumi a monte dell’incendio.

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Sistemi a controllo orizzontale (SVOF)

Nei casi in cui le dimensioni degli ambienti da proteggere dal fumo presentano particolari caratteristiche, il “controllo verticale” dei fumi può risultare troppo complicato da realizzare e/o non conveniente economicamente.

Ad esempio:

  • nelle autorimesse, dove le altezze dei soffitti sono molto basse;
  • nelle gallerie, dove una delle dimensioni in pianta è di gran lunga maggiore dell’altezza.

In questi casi può essere opportuno cambiare strategia: invece di lasciare al fumo la possibilità di saturare tutta la parte alta dell’ambiente da proteggere conviene convogliare il fumo in una determinata zona del locale al fine di lasciare la restante parte fruibile a chi deve scappare ma anche alle squadre di soccorso che devono adoperarsi per gestire l’emergenza.

Per far si che il fumo vada nella direzione voluta senza possibilità di ritorno, possono essere adottati dei sistemi che utilizzano ventilatori o Jet-fan, resistenti alle alte temperature dei fumi.

Tale strategia è schematizzata, con un esempio relativo alle autorimesse, nella seguente figura sotto.

Questo strategia consiste essenzialmente nel dividere in 2 parti l’ambiente in cui si verifica l’incendio:

una invasa dal fumo (smoke spread area) e una libera (smoke free area) con l’obiettivo di far sì che il fumo non possa risalire verso l’area libera per più di 15 m.

 

In questo modo possono essere raggiunti i tre obiettivi fondamentali per la sicurezza in caso di incendio in un’autorimessa:

  1. permettere alle squadre di intervento di avvicinarsi all’incendio;
  2. proteggere le vie di fuga e consentire l’esodo in sicurezza;
  3. aiutare le squadre di intervento ad evacuare il fumo.

Il valore massimo di 15 m prescritto per la risalita del fumo serve per consentire alle squadre di soccorso di avvicinarsi a sufficienza alla sede dell’incendio così da utilizzare con efficacia gli idranti per le attività di controllo e spegnimento.

Nell’immagine che segue è rappresentata un’autorimessa di forma regolare con una dimensione in pianta prevalente rispetto all’altra, e con vie di esodo e possibilità di accesso delle squadre di soccorso contrapposte.

Si osserva che il fumo rimane confinato al lato destro dell’autorimessa e non riesce a risalire verso sinistra, lasciando quindi libera da fumo la via di accesso per le squadre di soccorso e di esodo per gli occupanti dell’autorimessa.

Nei casi più complessi risulta opportuno utilizzare dei ventilatori (Jet-fan) per indirizzare i fumi verso la zona voluta e controllare il movimento dell’aria al fine di impedire la risalita di fumi a monte dell’incendio.

La funzione dei Jet-fan, in genere, è quella di indirizzare i fumi verso il punto di estrazione (vedi figura successiva) che, a sua volta, può essere realizzata mediante aperture per lo scarico naturale dei fumi o con ventilatori meccanici.

Lo stesso vale per l’immissione dell’aria che serve a bilanciare la quantità di fumo estratta. Si crea quindi una “corrente” d’aria che porta i fumi verso il punto di estrazione; per essere efficace questa corrente d’aria deve avere una velocità superiore a quella di propagazione dei fumi a soffitto (ceiling Jet), altrimenti il fumo potrebbe risalire “controcorrente” impedendo la realizzazione di una zona libera dai fumi a monte dell’incendio.

La velocità della “corrente d’aria” varia in funzione della geometria dell’autorimessa e, in particolare, della larghezza della stessa nella direzione perpendicolare a quella del flusso d’aria; in genere deve essere superiore ad 1 m/s e può arrivare sino a 1,6 m/s per locali stretti (larghezza inferiore a 8 m).

Le portate degli estrattori devono essere valutate con attenzione; esse devono essere maggiori della portata totale dei Jet fan per evitare la formazione di ricircolo e, quindi, di diffusione non controllata dei fumi prodotti dall’incendio.

Anche il posizionamento dei Jet fan è molto importante per perseguire l’obiettivo prefissato del controllo dei fumi; devono essere rispettate distanze massime e minime tra i diversi Jet fan e degli stessi rispetto alle pareti del locale. Molto spesso il corretto dimensionamento degli impianti può richiedere l’applicazione dei metodi CFD (Computational Fluid Dynamics).

Nella figura che segue sono indicate delle distanze di riferimento.

In definitiva le portate degli estrattori vanno valutate tenendo conto del contenimento delle temperature all’interno dell’autorimessa, del rispetto delle velocità minime citate sopra e dei valori minimi necessari per consentire la pulizia dell’ambiente dopo l’incendio. Coerentemente vanno dimensionati anche i Jet-Fan.

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